sabato 20 luglio 2013

AGGIORNAMENTI DELLA CRONACA da http://www.inoratorio.it/articoli/articolo.php?id=1355

E’ imminente un altro cambio ai vertici della Comunità salesiana di San Donà, scorrendo l’elenco dei direttori esattamente il ventesimo. Alla scrivania di don Alberto Maschio è destinato a sedere don Enrico Gaetan, ora direttore del CFP “Don Bosco”


E’ imminente un altro cambio ai vertici della Comunità salesiana di San Donà, scorrendo l’elenco dei direttori esattamente il ventesimo. Alla scrivania di don Alberto Maschio è destinato a sedere don Enrico Gaetan, ora direttore del CFP “Don Bosco”, incarico che comunque manterrà.
I primi avvicendamenti, lo ricordiamo per amore di cronaca, si sono susseguiti in modo veloce, incalzati dalla necessità di dare slancio ad un Oratorio tutto da costruire, anche se da subito radicato nel cuore della gente. 
E se la figura rotonda (facendo riferimento alle linee del corpo e alla giovialità del carattere) del primo Direttore dell’attuale struttura, don Luigi Castellotti, ha lasciato traccia profonda nel ricordo commosso dei ragazzi dell’epoca, è facile pensare quanto pesi la presenza di coloro che hanno messo radici più durature.
In una società bombardata da continui sondaggi, come la nostra, potremmo addirittura divertirci ad interpretare i dati raccolti negli anni (pur su un campione  poco scientifico)  e fare la hit parade del gradimento. 
Fra i direttori più amati troveremmo di certo don Domenico Moretti, con il suo settennato di impegno, seguito a ruota da don Alberto Trevisan e don Piergiorgio Busolin, che ai 6 anni di Responsabile dell’Oratorio aggiunge il doppio mandato in qualità di direttore. 
Potremmo dunque concludere che il tempo è senz’altro un fattore determinante per cementare amicizie e costruire comunità.
Premia anche, nella nostra arbitrale classica, la condivisione delle radici. E così in testa alla lista troveremmo anche don Enrico Peretti e don Alberto Maschio, entrambi sandonatesi. 
Ma basta tutto questo per individuare i motivi di un ampio apprezzamento? Certamente no.
Leggere il successo di don Alberto è tuttavia facile, a parlare sono i numeri: 12 pullman stracarichi di ragazzi esultanti per le uscite verso le località balneari ed i parchi gioco, una presenza di quasi 4000 persone alla serata conclusiva della PER, una marea di iniziative a largo raggio: dalle associazioni religiose a quelle sportive o di supporto alla scuola. 
Certo, don Alberto si è guadagnato la stima e l’affetto di tutti con la sua presenza vigile e costante in cortile (nonostante le continue telefonate), le prediche spontanee ed accattivanti, il tono caldo ed accogliente della sua voce (... almeno fintantoché non la alza per un brusco rimprovero), la straordinaria capacità di essere ovunque, di promuovere mille attività. Inossidabile e indaffarato come pochi (... fatta esclusione per il fondatore!).
Eppure ciò che lascerà più il segno è quella sua speciale capacità, quasi impercettibile a prima vista, di entrare con delicatezza e sincera partecipazione nella piccola storia di ciascuno.
Così si può anche leggere il ritornello: “Sempre bene!” sciorinato in risposta alla domanda: “Come stai?”: uno schermo per allontanare da sé l’attenzione e tendersi verso l’altro. 
Chi ha imparato a conoscerlo, e a volergli bene, ha dovuto imparare ad andar oltre le parole, a cogliere la fatica, la soddisfazione, l’orgoglio per la vivacità di un oratorio “sempre il più bello del mondo” (a volte anche una nota di timidezza), dai soli gesti e dall’espressività del suo volto.

Ringraziarlo in chiusura di un mandato così lungo, e allo stesso tempo così breve (viene spontaneo, quasi immediato, il link con la teoria della relatività di Einstein) è doveroso. 
Un grazie grande per l’amore, a volte anche poco paziente, verso tutti: giovani in primis, ma anche adulti e Over Ottanta, unito all’augurio di portare questa ricchezza anche a Schio, nella speranza di essere anche noi riusciti a trasmettergli un pizzico di sostegno, un quanto di affetto, di avergli  lasciato insomma una piccola traccia nel cuore.
(La nostra storia) autore: Wally

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